Chavez chiude Tv Caracas, contraria al suo regime. Era in onda da 53 anni

domenica 27 maggio 2007

In Venezuela la dittatura chavista avanza.

"Non abbandonateci", in lacrime giornalisti, tecnici, attori e maestranze della Tv più antica del Venezuela, in onda dal 1954 e ora in opposizione al regime. Chiude perchè Chavez non rinnova la licenza.

Caracas (Venezuela) - 27 maggio 2007

Pensavamo di esserci abituati a tutto e a non aspettarci più niente (tranne le guerre e la violenza privata naturalmente, perchè si sa, la creatività non conosce limiti) in questo mondo mal globalizzato, e tuttavia “ordinatamente e mediaticamente” assestato nei suoi confini politici così ben definiti? A dittature che fanno scempio dei diritti umani e a cui vengono assegnate la presidenza Onu, guarda caso, proprio per i diritti umani? A Paesi famosi per il dumping nei mercati, le contraffazioni dei prodotti e che producono senza alcuna regola e senza alcuna tutela, e che poi entrano nel WTO (Organizzazione mondiale del commercio)? A Capi di Stato e di Governo che compiono genocidi nel silenzio dell'Unione Europea e che, anzi, da qualcuno vengono considerati “esagerazioni della stampa”?

No. Non ci eravamo abituati.
E infatti la non
-abitudine non ci ha deluso.

Radio Caracas Tv deve chiudere. Anzi chiude. Ha la colpa di essere un canale televisivo inviso al regime di Chavez. Sempre più vicino al modello castrista cubano.

Tutto legale, per carità. Infatti è il governo che rinnova le concessioni televisive, e il governo del Venezuela ha deciso di non concederla. Dopo una storia televisiva di 53 anni.

La concessione a trasmettere è stata firmata in favore di un nuovo canale tv, diciamo, più accondiscendente e più favorevole al governo. Finanziato interamente con denaro pubblico. Dello Stato, insomma.

Per capire: riusciamo ad immaginarci se qui da noi, in Italia, qualcuno decidesse di non rinnovare la concessione di servizio pubblico alla Rai, e che la Rai chiuda?


Certo, ultimamente RadioCaracas Tv non c'era andata leggera. Visto che quando, nell'aprile del 2002, in occasione del golpe militare di Pedro Carmona che aveva spodestato momentaneamente Chavez, era stata la prima Tv a mandare in onda il giuramento del nuovo comandante dello Stato venezuelano.

Oppure quando migliaia di persone manifestavano in strada per acclamare a gran voce il ritorno di Chavez la stessa tv mandava in onda cartoni animati e film con Julia Roberts.

Non era una cosa simpatica. Forse anche uno scarso servizio pubblico. Certo.
Ma chiudere una Tv dopo una 53 anni? Deve essere bene incazzato l'ex generale che da qualche tempo si presenta in pubblico molto volentieri con la mimetica, la divisa militare e qualcosa che ci ricorda molto il Castro del tempo che fu.
Dovremo aspettarci Ratzinger in Venezuela per fargli capire che l'autarchia e il comunismo significano miseria?
Sarebbe umiliante, per l'Onu, per l'Unione Europea, gli Stati Uniti e tutte queste belle cose.
Aggiungiamo che Chavez ha approvato una legge che gli concede l'opportunità di legiferare per due anni per decreto, esautorando di fatto il Parlamento e, si, è davvero umiliante.
Ma non è nemmeno la prima volta.

E, temiamo, neanche l'ultima.


La notizia su Caracol Television (Colombia)


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