Intervento del Presidente Montezemolo

giovedì 24 maggio 2007

Assemblea Generale 25 maggio 2007

Autorità, Signore e Signori,

imprenditrici e imprenditori, protagonisti di tante iniziative, di tante battaglie, di tante speranze; tenaci sostenitori della libertà di intraprendere, veri costruttori di progresso e benessere. A voi dico grazie per l’impegno straordinario di questi anni, per quanto abbiamo fatto, per quanto stiamo facendo, per quanto faremo insieme nei prossimi mesi. Avevo detto, all’inizio della mia avventura in Confindustria, che “essere classe dirigente significa anche restituire al Paese parte di ciò che si è ricevuto, per farlo crescere e consentirgli di affrontare nuove sfide. Noi lo abbiamo fatto e dobbiamo esserne orgogliosi. Noi abbiamo rifiutato la logica del declino. Noi ci siamo rimboccati le maniche, è a noi in primo luogo che si deve l’aver fatto uscire il Paese dalle secche della crescita zero. Il primo dovere che sento è dunque quello di ringraziare tutti voi imprenditori italiani per quanto avete fatto. Lo avete fatto per le vostre imprese, per voi stessi, per i vostri collaboratori e per il vostro Paese. E’ un risultato di cui dobbiamo essere fieri. Senza alterigia, ma con la consapevolezza di aver saputo svolgere bene il compito che ci siamo dati quando abbiamo scelto questo mestiere. Dobbiamo rivendicare a viso aperto questa nostra capacità. Soprattutto in un momento come questo, quando riemergono nel nostro Paese antichi e mai sradicati pregiudizi nei confronti dell’impresa. Quando figure di primissimo piano delle istituzioni si spingono a dipingere come “impresentabile” il capitalismo italiano, senza che si alzi una sola voce dal mondo della politica a smentire questa autentica falsità.

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