A Mosca Stato di Polizia. No a Gay Pride, arresti calci e pugni

domenica 27 maggio 2007

A Mosca vietato il GayPride. Una delegazione radicale e di eurodeputati picchiati e aggrediti per aver voluto consegnare una lettera al sindaco di Mosca.
Marco Cappato arrestato e rilasciato nel tardo pomeriggio, altri processati domani per direttissima. Non si conosce di cosa sono accusati.

Mosca, 27.05.2007
Stavo ascoltando la consueta Rassegna Stampa domenicale su RadioRadicale, quando irritualmente e bruscamente la rubrica viene interr
otta, alle ore 10e03. Subito si comprende che è successo qualcosa, una breaking news da Mosca: interrompiamo la rassegna stampa per segnalare quanto sta accadendo in questi minuti a Mosca, dove siamo collegati col nostro corrispondente David Carretta”.
Il collegamento è telefonico e si sente un certo trambusto in sottofondo. Grida, mugugni, lanci di uova e altri oggetti, e la voce affannata di Carretta che tra la folla cerca di fare una cronaca, tra una spinta e l'altra.

Mosca, ore 10,03 ora italiana, davanti alla sede ufficiale del Sindaco di Mosca, sulla Via Tverskaja.

Gli esponenti radicali Marco Cappato, deputato europeo; Nikolai Alexeiev, radicale russo e Coordinatore del Gay Pride di Mosca; Nikolay Kramov, rappresentante dei radicali a Mosca; Ottavio Marzocchi, radicale e funzionario al Parlamento Europeo, un nutrito gruppo di manifestanti per i diritti civili, insieme a parlamentari europei di altri gruppi, tra gli altri la deputata Vladimir Luxuria di Rifondazione comunista, volevano consegnare al Sindaco di Mosca una lettera firmata da 50 parlamentari europei e italiani dopo che era stato vietato il Gay pride.
Mentre veniva distribuito il volantino con il testo della lettera un gruppo di naziskin, alla presenza di un Vescov
o ortodosso, scortato da due persone, che dava loro la benedizione, ha cominciato a tirare uova ai partecipanti all’iniziativa nonviolenta e poi a picchiare violentemente i radicali. Subito dopo c’è stato l’intervento della polizia che anziché difendere le persone aggredite ha provveduto ad arrestare i radicali.

Qui sta succedendo davvero di tutto – continua David Carretta in collegamento telefonico - un militante per i diritti degli omosessuali ha tirato fuori un cartello, i giornalisti si avvicinano... ecco! È stato arrestato!! lo trascinano via con una certa violenza. Appena qualcuno tira fuori un cartello viene arrestato... E' stato aggredito! E' stato aggredito! Abbiamo visto proprio qui davanti a noi che gli dava un pugno violentissimo! Un agitatore, immaginiamo un ultranazionalista, gli ha sferrato un violentissimo pugno al volto!! ed ora è l'aggredito è stato arrestato e portato via dalla polizia, che anziché difendere gli aggrediti li trascina via, li arresta spintonadoli con una certa violenza! Là ora vediamo uno che sembra un arcivescovo della chiesa ortodossa, che fa segni della croce, parla con la stampa... intanto là un altro manifestante è stato arrestato.

Siamo vicini a un naziskin che cammina... sembra che non abbia buone intenzioni, sembra pronto ad aggredire... ecco! Ha dato un calcio fortissimo!! ora sentiamo Marco Cappato, eurodeputato radicale “che cosa fa la polizia?? perchè non li proteggete?? sapevate, stavate guardando, sapevate che stava per aggredire!! perchè non avete protetto le persone?? Marco Cappato è stato arrestato e ora lo stanno trascinando via, con strattoni e spinte. Lo infilano nel cellulare della polizia”.

La piazza è piena di gente, giornalisti, parlamentari europei in delegazione, manifestanti per i diritti civili e degli omosessuali, più di 500 poliziotti, moltissimi agitatori dall'apparenza di naziskin, tutti sui 18/20 anni. E' evidente che la polizia non muove e non muoverà un dito per difendere i manifestanti dalle aggressioni, pugni e calci. “Mentre mi aggredivano la polizia rideva” ha dichiarato la deputata Vladimir Luxuria.

Dichiarazione di Marco Cappato
Fermati mentre chiedevamo di essere difesi dalla polizia
L’europarlamentare radicale arrestato a Mosca assieme ad altri militanti italiani e russi del Partito Radicale Nonviolento.

Roma-Mosca, 27 maggio 2007
Mi trovo in una cella all’interno della camionetta della polizia. Siamo qui con alcuni militanti dei diritti civili in Russia”. Così Marco Cappato, in diretta ai microfoni di RadioRadicale, collegato di nascosto con un telefono cellulare. “Alla fine l’autorizzazione della manifestazione non era arrivata, ma noi volevamo solo consegnare una lettera al sindaco di Mosca – ha spiegato l’europarlamentare radicale - il cordone della polizia chiudeva i manifestanti senza però proteggerci da alcuni contromanifestanti che gridavano e si lanciavano contro di noi, lanciandoci oggetti, uova, pugni.

Ho personalmente visto anche alcuni di questi contromanifestanti che, prima di venire a lanciare dell’acqua, hanno parlato con i poliziotti che ci avrebbero dovuto difendere. Uno di loro ha cominciato a tirare calci ad Ottavio Marzocchi, ed è allora che ho iniziato a urlare in inglese, chiedendo perché la polizia non ci difendesse. Tempo cinque secondi e sono stato trascinato via da agenti in tenuta antisommossa.

Poco dopo lo stesso Ottavio Marzocchi, anche lui dirigente del Partito Radicale Nonviolento, funzionario del gruppo Liberale (ALDE) presso il Parlamento Europeo, è stato caricato. “Ora devo chiudere, hanno aperto il furgone”, così si è chiuso il collegamento in diretta ai microfoni di Radio Radicale.

Approfondimento su RadioRadicale.it


La notizia su Lemonde.fr - La notizia sulle prime pagine dei giornali online
Prima pagina de Il Corriere della Sera del 28.05.2007
Prima pagina de La Repubblica del 28.05.2007
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