Caselli sul Processo Andreotti e la disinformazione di regime

mercoledì 31 ottobre 2007

La Cassazione: Giulio Andreotti è stato riconosciuto colpevole di associazione a delinquere con l’organizzazione criminale mafiosa denominata cosa nostra fino alla primavera del 1980, ma il reato è prescritto per decorrenza dei termini di perseguibilità.

Caselli: "La maggioranza dei cittadini crede che Andreotti imputato per avere avuto relazioni con la mafia sia stato assolto. Non è vero. E' una bufala... "

domenica 28 ottobre 2007

Ecco come Bruno Vespa esegue i capricci dei Partiti. Porta a Porta trasmissione di informazione al servizio dei cittadini? Non scherziamo... Da sempre siamo abituati a dire e a sentire di come la Rai sia lottizzata dai partiti. Di come il sistema di spartizione partitocratica della Rai produca, in sostanza, una disinformazione sistematica in spregio al diritto dell'informazione, quella vera, di stampo anglosassone, dei cittadini e miri principalmente a dare visibilità ai partiti stessi. Da tempo sentiamo e diciamo di come i giornalisti televisivi (e non solo) non "sarebbero" affatto liberi e indipendenti, bensì legati e soggiogati al potere politico e al cui potere sono proni e asserviti, con evidente difetto della libera informazione e a tutto scapito della democrazia e dell'interesse del cittadino ad essere correttamente informati. Da tempo, inoltre, Bruno Vespa viene citato come "campione" di questo sistema malato della Tv pubblica, del giornalismo connivente alla Casta, di domande non fatte, di temi scomodi elusi, di una patina obnubilante che avvolge la Democrazia, la libera informazione. Ora, finalmente, ne abbiamo un documento eclatante. La conversazione è tratta da un'interecettazione telefonica tra Bruno Vespa e Salvo Sottile, già portavoce di Gianfranco Fini. Ascoltare per credere come le trasmissioni di "informazione politica" vengono costruite addosso ai politici, come si mettono d'accordo, come Bruno Vespa costruisce la sua trasmissione o, meglio, bisognerebbe dire, come i politici costruiscono le trasmissioni a proprio uso e vantaggio. E Bruno Vespa esegue.

venerdì 26 ottobre 2007

MISERIE ITALIANE

Leggo e pubblico un articolo trovato oggi su Corriere.it
Se mai avessimo bisogno della riprova di quanto è misera la politica di questo povero Paese, eccone un altro esempio.

Dopo venti anni di esplorazioni e scoperte

Ritirata dell'Italia dai ghiacci dall’Antartide

Migliaia di scienziati costretti ad abbandonare il campo perché il governo ha chiuso i finanziamenti

ROMA - «Seicento milioni di euro investiti dal 1985 a oggi, 4000 ricercatori coinvolti. Due basi polari, la "Mario Zucchelli" nella Baia di Terranova e la "Dome C" nella regione di Concordia, quest’ultima realizzata in collaborazione con la Francia. Migliaia di ricerche e pubblicazioni in geologia, climatologia, astrofisica, medicina e biologia - elenca il professor Ezio Tabacco, uno dei coordinatori del Piano nazionale di ricerche antartiche-. Ora tutto rischia di essere disperso».

Uno dei maggiori glaciologi internazionali, il professor Giuseppe Orombelli dell'università di Milano Bicocca, conferma la disfatta: «Da due anni la Finanziaria ha cancellato i finanziamenti alla ricerca in Antart

ide. Siamo passati da una media di 30 milioni all’anno, a pochi milioni erogati, senza programmazione e con gravi ritardi, dal ministero della Ricerca. Eppure siamo stati protagonisti di importanti imprese, come ’Epica’, una perforazione profonda 3200 metri, che ha permesso di ricostruire 800 mila anni di storia climatica della Terra.

L’Antartide è considerato il laboratorio ideale per studiare il passato, il futuro e lo stato di salute del pianeta. Tutti i maggiori Paesi hanno una o più basi. «Ma i nostri ultimi governi sembrano ignorarlo - aggiunge il dirigente dell’Ingv Antonio Meloni, vicepresidente del massimo organo antartico internazionale, lo Scientific commettee on Artic research -. E già si vede che lo spazio lasciato vuoto dai nostri ricercatori, viene occupato da altri colleghi stranieri. E' una pena sia per gli anziani che si dedicano da diversi anni a queste ricerche, sia per i giovani che avevano riposto in questo grande progetto le loro speranze per il futuro». Gli scienziati dei ghiacci, indossando le loro tute rosse, hanno deciso di dare vita a un sit in di protesta davanti al Parlamento, il pomeriggio di giovedì 26 febbraio. Chiedono di essere ricevuti dal ministro della Ricerca Mussi, nella speranza di poter resuscitare il programma di ricerche.

Franco Foresta Martin
25 ottobre 2007 - Corriere.it

lunedì 15 ottobre 2007

Pronto un nuovo decreto di Fioroni: Ecco come si trasformano i bulli di scuola in criminali da strada. Ma che bel Paese l'Italia, eh?
---------- da Repubblica.it del 15 ottobre 2007
Al varo il decreto. Previsti anche sospensioni lunghe e percorsi di recupero Sanzioni più severe per contrastare l'aumento del bullismo a scuola Linea dura, ecco le nuove punizioni "Bocciati i bulli più violenti" di SALVO INTRAVAIA ROMA - Inasprite le sanzioni disciplinari anti-bullismo per gli studenti della scuola media e superiore. Fra pochi giorni, chi sarà pescato "in atteggiamenti lesivi della dignità dei compagni e degli stessi insegnanti" potrà essere espulso dalla scuola fino alla fine dell'anno scolastico. Dunque, bocciato. Il Consiglio dei ministri, nella seduta di tre giorni fa, ha approvato lo schema di regolamento che modifica quella parte dello Statuto degli studenti riguardante proprio le punizioni. Il provvedimento, presentato al governo dal titolare della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni, ha già incassato il parere favorevole del Consiglio di Stato e del Consiglio nazionale della Pubblica istruzione. Il testo dovrebbe essere reso noto a giorni e la stretta nei confronti degli alunni più riottosi potrà essere applicata già da quest'anno. Il "pugno di ferro" annunciato da Fioroni, all'indomani di fatti di cronaca che in alcuni casi hanno fatto precipitare la scuola nel baratro della violenza, sta quindi per concretizzarsi. Non si tratta di un ritorno alle norme del regio decreto del 1925, in vigore fino al mese di giugno del 1998, che nelle situazioni più gravi prevedevano "l'espulsione da tutte le scuole del regno". Ma è certo che atti di bullismo all'interno delle mura scolastiche contro i compagni più deboli, scherzi un po' troppo pesanti all'indirizzo degli insegnanti eccessivamente accondiscendenti, raid vandalici o azioni violente vere e proprie non saranno più tollerate e potranno essere sanzionate con la sospensione dalle lezioni per più dei 15 giorni previsti finora. Il documento riscrive gli articoli 4 e 5 dello Statuto degli studenti che si occupano della Disciplina e degli organismi (e relative procedure) cui gli alunni incolpati potranno rivolgersi per discolparsi o difendersi. Saranno le singole scuole che nel proprio regolamento dovranno stabilire quali sono i comportamenti che configurano mancanze disciplinari, le relative sanzioni previste, gli organi competenti ad irrogarle ed il relativo procedimento da seguire. Non è quindi detto che le stesse violazioni saranno sanzionate alla stessa maniera in tutte le scuole italiane. Ma la novità più importante è che in presenza di gravi infrazioni, alunni recidivi o casi che ingenerino allarme sociale, l'allontanamento dalla comunità scolastica può arrivare al termine dell'anno scolastico e per le situazioni più gravi all'esclusione dallo scrutinio finale o dagli esami di stato. Qualunque sia la sanzione, questa avrà sempre finalità educativa e sarà sempre tesa al recupero dello studente. Chi incapperà in sanzioni superiori ai 15 giorni sarà incluso in percorsi di recupero che - in accordo con le famiglie, i servizi sociali ed eventualmente l'autorità giudiziaria - potrà anche tradursi in attività di natura sociale, culturale e, in generale, a vantaggio della scuola. Gli organi collegiali (Consiglio di classe o Consiglio d'istituto) deputati a comminare la sanzione non saranno comunque inappellabili. I ragazzi incolpati, o chi per loro, potranno rivolgersi all'organo di Garanzia della scuola che al suo interno, oltre ai docenti e al capo d'istituto, avrà i rappresentanti dei genitori e degli alunni. (15 ottobre 2007) fonte: Repubblica.it