Cialtroni italiani al Parlamento europeo

mercoledì 21 maggio 2008

Riporto pari pari la notizia pubblicata ieri sull'Ansa.
Un'altra "perla" italiana....



2008-05-20 21:14
NOMADI: DALL'UE NO A VIOLENZE, IL DIBATTITO SI ACCENDE
di Danila Clegg

STRASBURGO, 20 MAG - Un dibattito intenso, segnato da scambi polemici e contrapposizioni sulla politica da adottare nei confronti dei rom, ma anche sul ruolo del governo italiano. Così gli eurodeputati, per la stragrande maggioranza italiani, ma in un'aula semideserta, si sono confrontati sulla questione dei rom dopo avere ascoltato le parole del commissario ue Vladimir Spidla, che ha espresso una forte condanna delle violenze nei confronti dei rom, invitando a punire i responsabili di tali violenze senza dimenticare di ricordare che è dovere degli stati Ue garantire la sicurezza delle persone sul loro territorio. Quanto avvenuto a Ponticelli, ha sottolineato Spidla, non è un caso isolato perché "la violenza razzista che si nutre di populismo e di battage mediatico" si può osservare in vari stati europei , ma deve spingere tutti ad uno sforzo di solidarietà, della quale i rom hanno bisogno per rompere il circolo vizioso di emarginazione e violenza.

"I rom non sono criminali o meno intelligenti di altri", ha rimarcato Spidla e non li si può stigmatizzare come criminali. Così come, ha precisato, non si può impedire ai cittadini romeni, che sono cittadini europei, di godere dei diritti sanciti dai trattati e in particolare dalla direttiva sulla libera circolazione dei cittadini. In base a questa direttiva l'espulsione è possibile in presenza di una minaccia reale alla sicurezza , ma deve essere decisa caso per caso e comunque rappresenta "una misura estrema di limitazione di una liberta fondamentale". Spidla ha riconosciuto che lo sforzo fin qui fatto non è stato efficace e per questo la Commissione presenterà a giugno un documento sul ruolo dell'Ue nel aumentare l'integrazione dei rom. "La storia ci ha mostrato che il razzismo, l'odio e l'intolleranza prima o poi portano alla catastrofe. Se non si traggono le lezioni del passato si è condannati a riviverle", ha ammonito Spidla, chiudendo un dibattito che ha volte ha avuto toni aspri.

Come quanto Romano la Russa (An) è stato interrotto dal radicale Marco Pannella mentre affermava di essere "ancora alla ricerca di un rom con un lavoro legale e che paghi le tasse". Il diverbio fra i due ha costretto la presidente di turno dell'assemblea, Luisa Morgantini (Prc), ad intervenire: "Vi ricordo che qui non siamo al parlamento italiano".

L'approccio soft del capogruppo socialista Martin Schulz, che ha insistito più volte sul fatto che l'obiettivo del dibattito non era mettere l'Italia sul banco degli imputati, non ha avuto molto seguito fra i parlamentari del centrosinistra. A cominciare da componenti del suo gruppo.

"'Chi governa ha il diritto ma anche il dovere di indicare soluzioni e non solo di indicare capri espiatori o di inviare le ruspe. Dal governo italiano ci aspettiamo risposte concrete e coerenti con le esigenze di accoglienza, integrazione e sicurezza'', ha affermato Gianni Pittella, mentre Claudio Fava ha accusato il governo Berlusconi di ripristinare "il concetto di razza nell'ordinamento giuridico italiano".

La verde Monica Frassoni, che ha anche fatto un riferimento alle "ultime incredibili affermazioni" sul gay pride della "bellissima ministra italiana per le pari opportunità", ha sollecitato il rispetto delle regole "di tutte le regole" quelle che "vietano di rubare e di occupare il suolo pubblico, ma anche quelle che vietano di discriminare, di cacciare le persone povere e di mantenere persone senza diritti per decenni".

Mentre Cristina Muscardini (An) ha accusato Schulz di avere fatto un'operazione partitica e Vito Bosignore (Fi) ha difeso l'operato del governo Berlusconi, l'atmosfera si è riscaldata quando Luca Romagnoli (Fiamma tricolore) ha proposto la creazione di uno stato rom o quando quando il leghista Mario Borghezio ha sollecitato che diventi reato "l'associazione a delinquere delle famiglie rom finalizzata a commettere furti e rapine".

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