I Moai dell’isola di Pasqua non vanno al Louvre

venerdì 12 marzo 2010


Leggo in rete una notizia interessante da condividere con voi.
Il Louvre di Parigi, tramite l’Organizzazione artistica e culturale italiana “Mare Nostrum”, e sponsorizzata dalla nota casa del lusso Luis Vuitton, avrebbe voluto esporre i famosi MOAI dell’isola di Pasqua (almeno uno di essi) nel cortile esterno del famoso museo nelle date tra il 26 aprile e il 9 maggio di quest’anno.
Ma un referendum popolare dei Rapa Nui, residenti dell’isola, ha bocciato all’89% il trasferimento delle statue sacre in Europa.
Vi invito a leggere questo bell’articolo di Omero Ciai che ho raccolto su Repubblica.it e che qui posto perchè spiega e riassume in modo eccellente il caso.
 
di Omero Ciai
L'idea era partita dall'Italia. Portare in Europa una delle statue giganti simbolo dell'Isola di Pasqua. Ma un referendum tra gli indigeni ha dato esiti "bulgari"
Sarà molto difficile vedere quest'anno nei giardini di Parigi un Moai, le gigantesche e misteriose statue dell'isola di Pascua. Un referendum tra gli abitanti dell'isola ha sonoramente bocciato, 89% contrari, l'idea dell'organizzazione italiana "Mare Nostrum", sponsorizzata da Louis Vuitton, di esporre dal 26 aprile al 9 maggio una delle statue all'esterno del museo del Louvre e poi, forse, in altre località europee.
La proposta era stata accettata dalle autorità culturali cilene ma con la clausola che gli abitanti dell'isola, gli indigeni Rapa Nui, fossero d'accordo. L'isola di Pascua, 4mila abitanti - si trova a 3.500 chilometri dalle coste cilene e per il trasporto di una statua - monoliti da 3,5 metri d'altezza - era già stata finanziata una assicurazione da due milioni di dollari. L'ultima parola spetterà nei prossimi giorni al Consiglio nazionale dei Monumenti del Cile ma è molto improbabile, dopo il risultato del referendum, che possa dare il via libera al trasferimento. Nelle ultime settimane il dibattito all'interno della comunità Rapa Nui è stato molto acceso. La minoranza dei favorevoli sosteneva che la proposta di Mare Nostrum rappresentava una occasione "per avvicinare la cultura dell'isola di Pascua al resto del mondo" e per attrarre nuovo turismo approfittando di una delle vetrine -il Louvre - più importanti dell'arte mondiale.
La maggioranza dei contrari invece difendeva il fatto che ogni Moai rappresenta un personaggio ancestrale, un avo, una persona e il ricordo del suo spirito, e deve rimanere accanto ai suoi discendenti sull'isola. Spostare un Moai equivale a tradirlo. Per questa ragione hanno proposto di esporre a Parigi una delle tante copie di Moai realizzate dai giovani scultori dell'isola. Il risultato del referendum, seppure non vincolante, non ammette comunque discussioni: al voto si sono iscritti 1.500 abitanti dell'isola e una maggioranza "bulgara", l'89%, ha respinto l'idea di spostare una delle statue per esporla in Europa.

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