Lettera al Presidente Fini

lunedì 9 agosto 2010

image Egregio Presidente Fini,
in questo momento (piuttosto lungo, per la verità) molto delicato e preoccupante per le condizioni economiche e sociali, e dello stato della democrazia, in cui versa il nostro irrequieto Paese, mi sento, per la prima volta in vita mia, di rivolgermi direttamente a Lei in qualità di Presidente della Camera e referente di spicco della classe dirigente italiana.
Io, per cultura e formazione, mi sento di appartenere politicamente all'area socialdemocratica e non Le nascondo che negli ultimi 18 anni ho vissuto con grande sofferenza le scelte del Governo di Centrodestra (come del resto quelle di una sinistra poco o per nulla rappresentativa dei propri elettori).
Tuttavia desidero esprimerLe la mia stima, e la mia fiducia, maturate dall'osservazione del Suo percorso politico e della Sua guida istituzionale, di grande rilievo e rispettose delle Istituzioni democratiche, dello Stato di Diritto e che non suscitano imbarazzi nè per lo Stato sociale nè alle libere coscienze.
La questione della casa a Montecarlo, per quanto richieda un chiarimento che la liberi dagli imbarazzi, è, a mio parere, un fatto privato di una Associazione privata (An). Questione che La coinvolge, certo, ma che è evidentemente strumentalizzata e sovradimensionata, oltre che distorta, per meschini scopi politici.
Stia sereno, dunque.
Il Paese saprà restituirLe attraverso la propria fiducia e la propria stima tutto il rispetto che Lei ha sempre avuto per il Paese stesso e le sue istituzioni democratiche e civili.
Cordialmente,

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