La Lega Nord, dopo aver governato per ben 8 anni negli ultimi 10, e quindi aver votato, appoggiato, difeso, proposto e
banchettato nel Parlamento di "Roma ladrona" le peggio porcate (molto spesso incostituzionali) del governo 'ad personam' di Silvio Berlusconi, ora pare scendere e riapparire dal pianeta Marte ricordandosi del popolo, dei cittadini e delle loro reali necessità. Del paese reale. Le continue bagarre di questi giorni in Parlamento, spettacoli indecorosi per un Paese civile, tradiscono da parte della Lega un ciclopico senso di colpa e l'urgente necessità di rifarsi una verginità di fronte al suo elettorato, la sua cosiddetta base, la quale ormai era fuori controllo in quanto accortasi di quanto impastata la Lega fosse (ed ancora é) con la casta della politica. E. Così ecco riapparire, come discesa da Marte, la Lega che ce l'ha duro eccetera eccetera.... Ma il disastro economico, finanziario, sociale, produttivo ecc. In cui la Lega di governo ha gettato L'italia é ormai sotto gli occhi di tutti. E siamo certi che l'elettorato leghista non se ne dimenticherà.La Lega cerca di rifarsi una verginità
Pubblicato da La Sfinge di Bumbury 0 commenti
Book Corner
Gian Franco Svidercoschi
«Mal di Chiesa. Dubbi e speranze di un cristiano in crisi»
Banda Larga Editore – Collana The Cooper Files
ISBN 978-88-7394-210-8 Ottobre 2011
Pagine 168, 11,00 €
Libro MOLTO interessante, che vi consiglio.
Ultima e, immaginiamo sofferta, fatica di Gian Franco Svidercoschi, illustre intellettuale, giornalista e vaticanista italiano di origini polacche. Già inviato dell’ANSA ai lavori del Concilio Vaticano II, poi Vicedirettore dell’Osservatore Romano e autore di lavori sulla vita e il pontificato di Giovanni Paolo II del quale è stato in un certo senso stretto collaboratore in ordine alla pubblicazione di libri e articoli che lo riguardavano e che lo hanno presentato attraverso la lente privilegiata di chi lo frequentava e ne raccoglieva, in qualche caso, i pensieri.
E’ un libro che si legge d’un fiato, sollecitando curiosità e stimolando la nostra personale riflessione sui temi dell’attualità della Chiesa Cattolica, la spiritualità in crisi, le Istituzioni Vaticane, la Casta clericale, gli scandali e le spinose polemiche e questioni che accompagnano e hanno accompagnato il pontificato di Benedetto XVI sin dalle prime ore del suo insediamento al soglio pontificio.
E’ un libro intelligente, coraggioso e, per certi versi anche ingenuo nel senso più candido del termine.
Anche la presentazione editoriale è degna di nota, in quanto oltre al vero e proprio saggio oggetto del titolo il libretto contiene una postfazione di Adriano Sofri “La distanza fra verità e carità. La Chiesa vista da un non credente” che fa da contraltare alla visione di parte, benché sofferta, onesta e che non risparmia nessuna critica, del cattolico credente Svidercoschi.
Al termine del saggio un Post Scriptum dello stesso Svidercoschi nel quale racconta brevemente le vicissitudini e le difficoltà incontrate per la pubblicazione di questo pamphlet, rifiutato da almeno una decina di editori prima di essere accettato e pubblicato da Banda Larga Editore, al quale occorre rendere merito e apprezzamento.
Mi piace consigliare la lettura di questo libro (scritto davvero egregiamente) perché, per quanto interessanti e di non minore valore, siamo abituati ad imbatterci e leggere una moltitudine di testi pubblicati da laici, atei, giornalisti o studiosi che esprimono e presentano le loro perplessità e le loro critiche a Benedetto XVI ed alla contemporanea Chiesa Cattolica da un’ottica seria e documentata (ma in qualche caso pregiudizievole e con la bava alla bocca) ma esterna all’ambiente che descrivono, giudicano e su cui riflettono.
Ecco, Svidercoschi ci presenta in questo libro delle riflessioni, spesso affettuose ma ancor più spesso inclementi, scaturite dal cuore e dall’intelligenza di un cattolico credente che ha speso una vita, personale e professionale, nell’ambiente e tra gli uomini di cui parla.
Chi è interessato alla materia non può prescindere da questo testo che, in certo qual modo “chiude il cerchio” a complemento del molto già pubblicato da altri.
Riporto dall’Introduzione di Svidercoschi:
<<Chiesa dove vai?
Questo libro è nato da un malessere interiore. Anzi, dovrei dire, è nato da uno stato d’animo in subbuglio. Tante sensazioni insieme – incredulità, sconcerto, sdegno, pena, una grande pena, e perfino rabbia, una fortissima rabbia – nel vedere ciò che da qualche tempo sta accadendo nella Chiesa cattolica.
E, più ancora, nel non riuscire spesso a comprenderne le cause, i motivi reali, né a intravedere il futuro a cui tutto questo porterà>>.
Riporto tutto il Post Scriptum, che è un sostanziale corollario del saggio di Svidercoschi:
<<Alla fine, non posso non fare un breve accenno alle vicissitudini che questo mio libro ha attraversato – quasi una decina di rifiuti – prima di trovare un editore che ne capisse il senso, le finalità, e decidesse di pubblicarlo. E, per questo, devo doppiamente ringraziare la Cooper e il suo direttore editoriale, Emanuele Bevilacqua.
Intendiamoci. Un editore è pienamente libero di accettare o no un progetto di libro che gli viene sottoposto.
E poi, il pamphlet, oltretutto senza gossip e senza scandalismi, è un genere che trova difficilmente posto in quella catena di montaggio che oggi è diventata la fabbrica letteraria.
Ma alcune motivazioni, chiaramente ideologiche, e alcuni singolari ritardi nelle risposte, ebbene, mi hanno fatto pensare che in qualcuno fosse insorta una certa preoccupazione a pubblicare un libro come questo, impostato su una critica – dall’interno – della situazione attuale della Chiesa cattolica.
E, nel suo piccolo, anche questo è un segno del diffuso conformismo che c’è in giro, sia nell’adulazione che nella polemica corrosiva verso il Papa, il Vaticano, i preti e la religione in generale. Un conformismo estremamente pericoloso perché, da una parte come dall’altra, rischia di innalzare una cortina fumogena attorno alla Chiesa, rendendola ancora più lontana dalla gente e, peggio, da quell’immagine di Dio che dovrebbe invece riflettere nel suo volto>>
In ultimo vorrei segnalare come da ogni parte, ma soprattutto dall’interno delle istituzioni vaticane e dal suo ossequioso entourage, questo libro e il suo autore siano stati oggetto di attacchi e violente critiche, che in alcuni casi (specie in rete, nei forum a cura dell’esercito del Papa, e con la bava alla bocca) si sono prodotti in veri e propri insulti. Basta fare un breve surf in rete per rendersene conto.
Ebbene, se mai ne avessimo vieppiù bisogno, anche a motivo di questi attacchi troviamo una e mille più ragioni per leggere questo interessantissimo ed intelligentissimo libro.
Buona lettura.
Pubblicato da La Sfinge di Bumbury 0 commenti
Etichette: Benedetto XVI, Book Corner, Chiesa Cattolica, Gian Franco Svidercoschi, Mal di Chiesa, Papa, Ratzinger, Vaticano
Il suicidio di Lucio Magri
Negli ultimi giorni siamo stati stomacati dai fiumi d’articoli e tonnellate di parole che blateravano sul suicidio di Lucio Magri.
Alcuni, in sostanza, affermavano che questo signor Lucio Magri machisicredediessere avrebbe dovuto prima del gesto chiedere il consenso, anzi il permesso, ad una pletora di morti viventi i quali non riuscendo a gestire la propria vita tentano di condizionare quella degli altri.
Altri, esaltati e con la bava alla bocca, che si, si deve fare perchè la vita, in fondo, fa schifo. Immagino parlino per esperienza.
Io non dirò molto. Ma se Lucio Magri in quel momento ha pensato che quella era una soluzione accettabile rispetto alle angosce che lo dilaniavano, ha fatto bene. E’ stata una sua scelta. E voi che ne volete sapere?
Pubblicato da La Sfinge di Bumbury 0 commenti
Etichette: Lucio Magri, suicidio
Ma che bel castello macondirondirondello...
Pubblicato da La Sfinge di Bumbury 0 commenti
Etichette: 500 euro, Consiglio regionale, Franco Nicoli Cristiani, Regione Lombardia, tangenti
Capezzone e Gasparri forever
Non posso non postare questo splendido e brillante pezzo satirico di Michele Serra che ho ritrovato nei miei appunti del 2009
Per il 2009 è allo studio un piano di potenziamento che renderà la presenza di Capezzone e Gasparri in tutti i telegiornali più costante ed efficace.
L'apparizione quotidiana, in tutti i telegiornali, di Capezzone e Gasparri viene ritenuta insufficiente dagli esperti di comunicazione del governo. Per il 2009 è allo studio un piano di potenziamento che renderà la presenza di Capezzone e Gasparri più costante ed efficace, e le loro dichiarazioni più facili da mandare a memoria.
Dichiarazioni. La dichiarazione classica da tigì, venti secondi con telecamera fissa, e tendaggio di velluto rosso pieno di acari sullo sfondo, verrà riformata.
Grazie ai trucchi del kromakey, Capezzone e Gasparri spiccheranno a figura intera su suggestivi paesaggi naturali, come le Montagne Rocciose o le sorgenti del Nilo. Il sonoro, troppo piatto rispetto all'ambientazione sontuosa, sarà arricchito da un sottofondo musicale dal vivo, e i due portavoce saranno doppiati da famosi attori. Nella dichiarazione di prova (sulla riforma del bollo automobilistico) Capezzone era doppiato da Franco Nero e appariva sulla vetta del Kilimangiaro, mentre l'orchestra della Rai di Torino eseguiva le prime battute dei 'Carmina Burana'.
Dibattiti. Capezzone e Gasparri non riescono a partecipare contemporaneamente a tutti i talk-show. Per non lasciare ai telespettatori la sgradevole impressione di un vuoto politico, nei principali studi televisivi saranno presenti due statue di cera che rappresentano Capezzone e Gasparri nell'atto di interloquire vivacemente. Qualora i veri Capezzone e Gasparri intervengano in talk-show dove sono già presenti in effigie, potranno sedersi accanto alle proprie icone e discutere animatamente con loro, rendendosi ancora più graditi al pubblico.
Radio. I giornali radio già replicano le dichiarazioni rese per la tivù: ma non rendono l'idea dell'impegno politico profuso, con tutta la loro persona, da Capezzone e Gasparri. Le dichiarazioni radiofoniche saranno dunque precedute dall'accurata descrizione, fatta da uno speaker, dell'abbigliamento e della postura di Capezzone e Gasparri, con breve descrizione dei dintorni e delle condizioni atmosferiche.
Altri media. In teatro la presenza di Capezzone e Gasparri è molto incostante: si sa solo dell'interruzione di un 'Macbeth' da parte di Capezzone per rilasciare una dichiarazione sulla Tav. Per ovviare alla scarsa presenza in palcoscenico di Capezzone e Gasparri, si punta sul coinvolgimento del mondo del teatro: alcune compagnie stabili, in costume di scena, attornieranno festosamente Capezzone e Gasparri durante i loro interventi al tigì. Molto suggestiva, assicura chi l'ha già vista, una dichiarazione di Gasparri sugli ottimi risultati della social-card, circondato dal cast di 'Hair'.
Nei circhi, le dichiarazioni di Capezzone e Gasparri saranno lette con un megafono da una bella ragazza in equilibrio su un cavallo al galoppo. Ulteriori media. Nelle bilance pesa-persone, il biglietto con peso e altezza riporterà sempre, sul retro, un pensierino di Capezzone e Gasparri. Dai tostapane, insieme al pane tostato salteranno fuori simpatiche figurine di Capezzone e Gasparri con didascalia filogovernativa. Pupazzetti di Capezzone e Gasparri che rilasciano una dichiarazione se premuti sulla pancia sono disponibili nei migliori.
Pubblicato da La Sfinge di Bumbury 0 commenti
Etichette: Capezzone, dichiarazioni, Gasparri, Michele Serra, Presenzialismo, Satira